giovedì 29 agosto 2013

discariche - altro decreto-riva e Talò in campo come sempre per difendere Governo, Bondi e padroni !

Romandini il dirigente della Provincia, oggetto delle pressioni di Florido e della sua Giunta che poi hanno portato all'arresto dello stesso, fa sentire la sua voce per ribadire che quelle discariche ora autorizzate dal governo, truccando il decreto sulla Pubblica Amministrazione non avevano e non hanno i requisiti e mette in luce come il decreto governativo è come se dicesse che sono autorizzate (non seguendo l'iter normale) proprio perchè non hanno i requisiti .
Denuncia che anche quella che aveva già avuto l'Ok alla VIA, la cosa riguardava 18 anni fa, quindi non corrispondente ai criteri inseriti dalle successive Aia.
Romandini denuncia come il problema non sia solo l'autorizzazione ma anche ciò che già c'è nel sottosuolo e nella falda acquifera. Ribadisce che dietro l'arresto di Florido c'è stato solo ed esclusivamente il fatto che Florido, consapevole della situazione, abbia cercato di aggirarla.

Intanto, sulla base delle denunce che vengono fatte sia a Taranto sia a Statte da settori ambientalisti, escono allo scoperto con la solita ipocrisia i deputati del PD, Pelillo in testa, che a Roma sono col governo e a Taranto dicono di essere con la città.
Anche il Sindaco di Statte finora silente fa sentire la sua voce ma per dire che non ha letto il decreto, per dichiararsi d'accordo con Stefano, cioè per seguire una linea ponziopilatesca a parole complice nei fatti.

Ma come avevamo denunciato sul Porto, appena scoppia qualche minaccia di incendio, chi corre a spegnerlo per padroni e governo sono i sindacati confederali e in primis quello che è diventato una sorta di sindacato-azienda, la Uil.
E' Talò che scende in campo per dire: basta con le polemiche, il decreto va bene, e aggiunge l'argomento, va bene che le bonifiche sono necessarie ma dobbiamo chiederci tutti dove vanno a finire poi i rifiuti. Detta così la cosa, le bonifiche con discariche di rifiuti speciali e pericolosi rischiano di rendere la situazione peggiore di ora.
Non avendo altri argomenti che questi, Talò mette le mani avanti dicendo che c'è la garanzia che ora i controlli saranno effettuati. E' la linea di sempre del sindacalismo confederale, filopadronale, la linea della complicità oggettiva e soggettiva che ha portato alla situazione attuale.
Come allora anche adesso Talò dice: dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro. E qui occorre che gli operai innanzitutto dicano “basta!” perchè questa linea ha portato alla crisi attuale che mette a rischio la fabbrica.
Talò poi dice: ora attendiamo di conoscere i piani di Bondi, cosa che spera di conoscere nell'incontro previsto per il 2 settembre. Talò si illude e illude i lavoratori, il 2 settembre non conoscerà un bel niente.
Il piano Bondi è la linea Bondi ristrutturazione e tagli, messa a norma con quattro soldi ricevuti dalle banche, lasciando in pace i soldi di Riva, su un problema che, peraltro, Bondi considera inesistente viste le sue dichiarazioni di tumori e malattie provenienti da abuso di sigarette causati dal fatto che Taranto era una città di contrabbandieri.
Settembre si apre quindi col peggiore degli auspici. L'asse governo delle discariche-piano Bondi e sindacati confederali non sono una soluzione ai problemi di lavoro e salute ma una controffensiva alle lotte e alle esigenze di lavoro e salute espresse in questi mesi.
Fare chiarezza su questo scontro, liberandoci anche di idee e persone confuse presenti nel nostro campo, è premessa necessaria per una lotta vera.

28.8.13

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