mercoledì 9 ottobre 2013

Noi siamo per il sindacato di classe e di massa all'Ilva, senza personaggi, senza funzionari, con soldi che siano quelli degli iscritti reali. I sindacati di base devono essere coerenti con questo, e non che prima danno spazio a profittatori e poi non chiariscono adeguatamente le questioni

"L’esecutivo nazionale dell’Usb (Unione sindacale di base) in una nota fa presente di essere venuto a conoscenza, attraverso Facebook, di un’aggressione subita l’1 ottobre scorso da Lorenzo Semeraro, ex operaio dell’Ilva, affrontato da tre persone (altre due facevano da palo) che lo avrebbero picchiato con calci e pugni.
IL SINDACATO - Il sindacato di base, nel condannare l’aggressione, comunica di ”aver interrotto ogni rapporto sindacale con Semeraro gia’ dal mese di agosto per insanabili contrasti sul piano comportamentale prima che politico”. L’Esecutivo Usb ”respinge ogni tentativo di mettere in relazione tale vicenda con l’attivita’ sindacale da lui svolta con la nostra organizzazione”. In un altro comunicato l’Usb Puglia precisa che ”Semeraro non rappresenta piu’ ad alcun titolo l’organizzazione e che qualunque sua presa di posizione esprime esclusivamente il proprio convincimento personale”. L’Usb esprime ”tutta la solidarieta’ umana e la propria vicinanza per questo grave e inqualificabile episodio. Nel contempo, respinge ogni tentativo di accostamento del nome del sindacato ad eventi criminosi che non potranno essere in alcun modo tollerati”. Infine, la segreteria della Uilm di Taranto ”condanna con fermezza il vile agguato” nei confronti di Semeraro. ”Lo considera un atto squadristico, i cui responsabili devono essere subito individuati e perseguiti con la massima severita’. Episodi del genere – conclude l’organizzazione sindacale – non possono e non devono appartenere alla cultura del sindacato e della citta’. La Uilm biasima ogni forma di violenza, soprattutto nel difficile momento che l’intera area jonica sta attraversando”. (ANSA)

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