sabato 1 febbraio 2014

Case: "aspettiamo la nuova lista corretta... poi risponderemo con la lotta mancanza di case e alle ingiustizie"


Tra qualche giorno esce la lista rettificata di coloro che hanno fatto domanda per avere la casa a Taranto.
Certo, pretendiamo che vengano eliminati plateali errori e ingiustizie che vi erano nella prima lista, ma il vero problema è un altro. Si tratta comunque di appena 24 case! su più di 1000 persone che hanno fatto domanda. Bene che vada (e noi su questo siamo ancora molto dubbiosi...), si tratta di una "goccia nel mare", rispetto alle necessità, agli sfratti in corso, agli affitti alti e case malsane in cui è costretta a vivere la gente.

QUESTO ABBIAMO DETTO NELL'INCONTRO FATTO MERCOLEDI' 29 CON LA DIRIGENTE DEL SETTORE DEL COMUNE.

Noi stiamo facendo una nostra verifica, che presenteremo al prossimo incontro tra una decina di giorni con la dirigente e l'Assessore, su:
quante case sfitte da requisire, quante vuote comunali da ristrutturare ci sono, quante case nuove da costruire servono;
con questi dati pretenderemo interventi a largo raggio, non poche decine di case. E chiederemo che intanto gli sfratti vadano bloccati. Altrimenti deve essere lotta, ma organizzata, collettiva, per VINCERE.

Abbiamo anche detto nell'incontro: basta con l'assegnazione di case a gente che non ne ha bisogno, che poi se le vende, gente spesso legata alla malavita locale; come basta a chi si fa dare laute "mazzette" per far assegnare un punteggio alto.
Noi su questo denunceremo nomi e cognomi. 
E' inconcepibile che il Comune mentre è ipersolerte a mandare i suoi Vigili per buttare fuori casa gente in condizioni di disagio, non manda i Vigili a controllare situazioni di aperto sopruso e illegalità che sono sotto gli occhi di tutti.
Come è inaccettabile che mentre si fanno ordinanze per sgomberare posti giustamente occupati da giovani, ragazze (come ora quelli di Mestiza e Officine Tarantine), posti per decenni abbandonati, a volte covi di sporcizia e di topi, che vengono ripuliti, messi in sicurezza da chi li occupa e riconsegnati ai giovani, alla popolazione di Taranto; mentre si fanno queste ordinanze che hanno solo il sapore della repressione e il risultato che queste strutture una volta sgomberati non si aprono più al di là delle chiacchiere su "Bandi..."; non si fa invece alcuna ordinanza per ristrutturare caseggiati vuoti, che se non ristrutturati non solo sono uno spreco, uno schiaffo in faccia alle esigenze della gente di case, ma sono, in questi casi SI', un pericolo.

Invitiamo chi ha diritto alla casa a non piegarsi più all'indegno andazzo clientelare o alle umiliazioni.
Chi capisce finalmente che è necessario essere uniti e organizzati, si metta in contatto con lo Slai cobas.

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