giovedì 27 marzo 2014

Processo Riva e soci, inizia il 19 giugno - operai ilva, lavoratori cimiteriali e i cittadini dei Tamburi parte civili .

Il giudice per udienze preliminari Vilma Gilli ha stabilito la data per la prima udienza Un maxiprocesso che, anche nei numeri, è un evento epocale per la città eternamente divisa tra lavoro e salute. A testimoniarlo c'è anche il numero mastodontico di parti offese individuate dalla Procura: tra abitanti del quartiere Tamburi, allevatori, mitilicoltori, operai, parenti dei lavoratori morti in fabbrica come Francesco Zaccaria e Claudio Marsella, associazioni ed enti istituzionali il numero di persone, fisiche o giuridiche, danneggiate dalle emissioni nocive della fabbrica. L'attuale Palazzo di giustizia di Taranto non ha aule in grado di accogliere un numero così elevato di persone e quindi dopo il vano tentativo di utilizzare l'ex aula bunker che ospitò i maxi processi alla mafia di Taranto a cavallo tra gli anni '80 e '90, il tribunale ionico ha dovuto cambiare strada individuando nella palestra che si trova nella caserma dei Vigili del fuoco, come luogo idoneo per celebrare le udienze".

La Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e territori organizza la costituzione di parte civile di operai ilva-operai ditte appalto Ilva, lavoratori cimiteriali, cittadini dei tamburi in forma associata - sull'esempio del processo Eternit,
Vogliamo che operai e cittadini pesino durante tutto il processo, perchè Riva e gli altri responsabili paghino e i lavoratori e gli abitanti vengano risarciti.

Vogliamo con la presenza compatta di centinaia di operai Ilva, lavoratori cimiteriali, gente dei Tamburi, alle udienze che si terranno, far uscire
il processo dal chiuso delle aule giudiziarie e dalla delega alla magistratura (di cui non ci fidiamo) e far sentire in ogni momento il "fiato sul collo" a chi ha fatto ammalare e morire.

info Rete Taranto
bastamortesullavoro@gmail.com
- 3471102638 - o presso Slai cobas per il sindacato di classe  via Rintone, 22 Taranto

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