venerdì 20 giugno 2014

Ronchi "fumato"... Ma vuoi vedere che Taranto diventa la città in cui venire per ossigenarsi?...

Ronchi: a Taranto ora c'è aria pulita (?!)

ilva
In fase di scadenza della sua nomina, questa inqualificabile bufala del sub commissario Ronchi, ha tutta l'aria di un autosponsorizzazione, fatta, guarda caso, dopo l'incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Guidi e dell’Ambiente Galletti e con il neocommissario straordinario Ilva Gnudi. E la bufala è veramente grossa: "In un anno l'81% delle prescrizioni dell'Aia sono state attuate e il 98% sono state avviate...". Lo andasse a dire personalmente Ronchi agli operai dell'Ilva, ma lavorandoci fianco a fianco almeno per un mese, o lo andasse a dire agli abitanti dei Tamburi ma prendendo casa in questo quartiere...
Ma sembra che la realtà si diverta tragicamente. Ronchi afferma che va tutto bene quando ancora ieri "si è sfiorata una tragedia nello stabilimento Ilva di Taranto per lo scoppio di una tubazione tra l’Agglomerato 1 e l’Altoforno 1. Le grosse lamiere che si sono accartocciate sono cadute in strada, nei pressi dei binari della linea ferroviaria interna. In quel momento nella zona non transitava nessun operaio. A quanto si è appreso, una conduttura utilizzata per convogliare il vapore ha ceduto staccandosi dall’impianto..."

(Da green report. it) - Il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi, a un anno dalla nomina a sub-commissario, ha presentato il dossier “Il risanamento ambientale dell’ILVA dopo un anno di commissariamento”, che analizza le cose fatte e quanto c’è ancora da fare e la qualità dell’aria rilevata dall’’Arpa pugliese. Dal report emerge che «molte prescrizioni ambientali sono state attuate, tutte quelle prescritte sono state avviate, la qualità dell’aria a Taranto è buona, in particolare per le polveri sottili i dati sono fra i migliori delle città italiane, e il benzo(a)pirene si è ridotto di 10 volte arrivando a 0,18 nanogrammi/m3 (l’obiettivo di qualità di legge è 1). L’Ilva è oggi un’azienda in via di risanamento ambientale... con interventi tutti definiti, progettati e in parte realizzati e una consistente riduzione dei suoi impatti sull’ambiente, a partire dalla qualità dell’aria nella città di Taranto rientrata, per tutti i parametri, nella norma».
L’ex ministro dell’Ambiente ha poi affrontato il tema scottante delle azioni necessarie per il futuro dell’Ilva: «Mi sono battuto per un anno – con spirito di servizio, per far fronte a innumerevoli difficoltà, in una delle realtà industriali più complesse del Paese, trovata in una crisi profonda. Con la pubblicazione in gazzetta del Dpcm con il Piano ambientale, si è entrati in una fase nuova. Per completare i numerosi e complessi interventi, rispettando le scadenze prescritte dal Dpcm-Piano ambientale  e affrontare la crisi dell’Ilva, sono necessarie però due condizioni. Una disponibilità finanziaria effettiva per il prossimo anno di  commissariamento di  almeno 550 milioni per il 2014 e di altri 250 milioni fino a giugno 2015, dedicati agli interventi prescritti in materia ambientale. Di poteri reali di decisione e di intervento di un Commissario per l’attuazione del  Dpcm, Piano ambientale – AIA: un sub-commissario, senza alcun potere di intervento non è più sufficiente»...
Per il co-portavoce dei Verdi, il leader dei Verdi,  Angelo Bonelli, «le dichiarazioni del sub-commissario Ronchi sulla qualità dell’aria di Taranto sono semplicemente scandalose. Sostenere che l’aria di Taranto è fra le più pulite d’Italia, come se si respirasse sulle Dolomiti, è un’offesa quel quello che i cittadini di Taranto subiscono ogni giorno. Secondo i dati Arpa dentro stabilimento Ilva ci sono meno concentrazioni di IPA (idrocarburi policiclici aromatici) -  2 volte di meno – che nel quartiere Tamburi: quindi l’aria dentro fabbrica è più pulita rispetto a quella del quartiere Tamburi. Inoltre Ronchi dovrebbe sapere che le polveri sottili di Taranto, al di là dell’aspetto quantitativo, sono più tossiche rispetto al resto d’Italia. Ma quello che è più grave che la cifra prevista per il risanamento dell’Ilva è passata dai 3,5 miliardi, cifra stimata a più riprese dal ministero dell’Ambiente, agli 800 milioni di cui ha parlato oggi il sub commissario. All’orizzonte c’è forse un super sconto per eventuali nuovi compratori o per accontentare le richieste di Federacciai?...».

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