mercoledì 25 marzo 2015

Carpenteria Ilva, 110 operai su 269 hanno noduli a tiroide

CHIUDERE SUBITO IL REPARTO E BONIFICARE, SPOSTANDO GLI OPERAI IN ALTRE AREE!

La Fiom prende tempo. Cosa altro dobbiamo attendere per accertare il nesso tra operai malati, morti e il reparto? Occorre intervenire subito, poi si fanno altre indagini!

TARANTO – Nel reparto Carpenteria dello stabilimento Ilva di Taranto 110 lavoratori su 269 (media del 43%) hanno uno o più noduli alla tiroide. E’ quanto comunicato alla Fiom Cgil dal dottor Nicola Tota dell’ospedale 'Miullì di Acquaviva delle fonti (Bari), che ha condotto lo screening tiroideo...

Nelle conclusioni sull'esito dello screening tiroideo si sottolinea che “pur non essendo il campione di lavoratori esaminati statisticamente rappresentativo, anche considerando che trattasi di popolazione selezionata e non avendo a disposizione un campione di controllo confrontabile, la prevalenza di patologia nodulare tiroidea sembra in linea con i dati della letteratura nazionale ed internazionale”. Nello stesso reparto lavorava Nicola Darcante, l’operaio di 39 anni morto di tumore il 16 maggio 2014.

La Fiom Cgil, spiega una nota, “prende atto del lavoro svolto dall’ospedale Miulli per Ilva, utile a determinare l'eventuale presenza di patologie nei lavoratori, ma non a definirne il nesso di causalità rispetto all’attività lavorativa e il luogo dove operano gli stessi operai del reparto Carpenteria”. L’organizzazione sindacale, nell’incontro di oggi con l’azienda, ha invitato nuovamente la direzione a fornire ad Arpa e Ares le informazioni necessarie per avviare una indagine epidemiologica nel reparto".

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