giovedì 8 settembre 2016

CONTINUA LA LOTTA DEI LAVORATORI DELLE CAMPAGNE PER I DOCUMENTI

Riceviamo da Campagne in lotta di Foggia
 
Nella giornata di ieri 7 settembre si è svolto un incontro tra il Comitato dei Lavoratori delle Campagne, la Rete Campagne in Lotta e il Questore di Foggia, alla presenza dei dirigenti dell’ufficio immigrazione. L’incontro è frutto del processo di mobilitazione dei lavoratori agricoli della provincia di Foggia, che continua da oramai un anno per richiedere la regolarizzazione delle migliaia di braccianti irregolari presenti sul territorio. Il 25 agosto scorso, alla luce del perdurare delle gravi condizioni che denunciamo da anni, un nuovo sciopero dei lavoratori ha bloccato per ore la filiera del pomodoro, rilanciando la lotta. Il miglioramento generalizzato delle condizioni dei lavoratori passa per la riorganizzazione dell'intera filiera agricola, ma non può non tenere conto del processo di regolarizzazione giuridica. E’ impossibile oggi lavorare in Italia senza un regolare permesso di soggiorno, o quantomeno è possibile ma senza contratti e con ancora meno tutele, e con una ricattabilità ancor maggiore. Ottenere i documenti per i cosiddetti lavoratori "irregolari" risulta essere oggi un passaggio fondamentale senza il quale diventano inutili anche misure come il DDL contro il caporalato, o il protocollo d’intesa tra Regioni e Ministeri, già ricchi di provvedimenti poco utili ed efficaci nello smontare il meccanismo dello sfruttamento in agricoltura.
Per questo motivo continuano ancora, l’ultimo questa settimana, gli incontri con le istituzioni locali coinvolte da mesi in questo processo. Le vittorie ottenute dal comitato dei lavoratori hanno eliminato il requisito della residenza per rinnovare il permesso di soggiorno (come previsto per legge) e aperto le porte della regolarizzazione a centinaia di persone. Tuttavia, nonostante le promesse della Questura, fino ad oggi i casi presi in esame sono meno di trenta, a fronte di diverse centinaia di persone (almeno 600) in condizione di irregolarità. Durante l’incontro di ieri, il Questore ha ammesso le sue responsabilità per le lentezze burocratiche ed ha garantito che d’ora in avanti si procederà a ritmo più spedito. Ma è necessario che non si gestisca questo problema come un’emergenza ma come un dato strutturale del mondo del lavoro. Appare quindi sempre più necessario che il ministero dell’Interno faccia una sanatoria per tutti coloro che vivono in campagna, atto politico indispensabile per combattere lo sfruttamento e le forme di dominazione che ogni giorno vediamo manifestarsi sul territorio di Foggia, come di Rosarno, e in tutte le periferie di questo paese.

Comitato Lavoratori delle Campagne
Rete Campagne in Lotta
Si Cobas - Foggia

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