Una delegazione della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo sarà a Taranto dal 2 al 4 novembre. Previsto per il 3 novembre un incontro con le associazioni in Prefettura. I “Liberi e Pensanti” chiedono che l’incontro si tenga al Consiglio di fabbrica dell’Ilva

In risposta alla delegazione, il Comitato “Liberi e Pensanti” ha proposto che l’incontro con le associazioni si tenga invece al Consiglio di Fabbrica dell’Ilva”. Risponde così il comitato dei “Liberi e Pensanti“, con una nota stampa, all’invito della Commissione per le petizioni del Palamento europeo a partecipare all’incontro in Prefettura con le associazioni del territorio fissato per giovedì 3 novembre dopo che la delegazione avrà fatto visita nello stabilimento siderurgico ed incontrato gli organismi preposti al controllo delle emissioni dell’azienda e le parti sociali. Qualora non venisse accolta la proposta, il comitato informa di non essere disponibile a incontrare la delegazione della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo. Di seguito la nota stampa del “Liberi e Pensanti”.«Una delegazione della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo sarà a Taranto dal 2 al 4 novembre. Il Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti è stato invitato, insieme ad altre associazioni, all’incontro in Prefettura di giovedì 3 novembre, dopo che la delegazione avrà visitato lo stabilimento Ilva. Lo stesso giorno la delegazione incontrerà ArpaAsl, commissario per le bonifichesindacati e Confindustria. Il 4 novembre è prevista la visita della delegazione alla raffineria Eni».
«In risposta alla delegazione – prosegue la nota – il Comitato “Liberi e Pensanti” ha proposto che l’incontro con le associazioni si tenga invece al Consiglio di Fabbrica dell’Ilva, per mostrare la realtà, quindi la situazione di pericolo quotidiano per i lavoratori. La stessa che ha ucciso il giovane operaio Giacomo Campo, un ragazzo di appena di 25 anni, soltanto poche settimane fa».
«Diversamente, se la proposta non venisse accettata, il Comitato “Liberi e Pensanti” – puntualizzano – non sarebbe disponibile a incontrare la delegazione della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo, perché non è disposto ad assistere al solito teatrino politico dei sindacati e di Confindustria, sostenitori di una ambientalizzazione impossibile».
«Più volte in passato il Comitato è intervenuto per denunciare alle commissioni parlamentari italiane, e più recentemente a quella europea, come la Environment a luglio, la grave situazione che vive la città di Taranto, in cui non sono solo le industrie come Ilva, Eni, Cementir a inquinare ma anche le discariche e la Marina Militare. Più volte il Comitato ha chiesto che anche a Taranto si possa coniugare finalmente salute, lavoro e ambiente com’è stato fatto a Genova».
«Gli appelli e le proposte però sono rimasti inascoltati – conclude il comunicato dei “Liberi e Pensanti” – tanto da farci dubitare ormai dell’utilità di queste audizioni».