sabato 28 gennaio 2017

Nell'appalto Alenia-Leonardo una buona assemblea indetta dallo Slai cobas ha affermato nei fatti l'unità dei lavoratori, al di là delle iscrizioni sindacali

Ieri una grossa assemblea degli operai della ditta 
appaltatrice Ina Global Service srl (ex Gruppo F.) , 
indetta dallo Slai cobas sc, si è tenuta all'interno 
dello stabilimento “Leonardo” - Finmeccanica. 
Il fatto positivo e stata la partecipazione della quasi 
totalità dei due turni lavorativi, ma soprattutto la 
presenza i lavoratori iscritti ad altre sigle sindacali 
o non iscritti ad alcuna.
Nell'assemblea molti operai sono intervenuti e si è 
deciso unanimamente di dare un ultimatum all'azienda, che da tempo non risponde alle richieste di 
incontro. 
Entro e non oltre il 15 febbraio l'incontro ci deve essere, altrimenti si avvierà lo stato di agitazione. Pretendiamo risposte alle problematiche più volte sollevate:
- riconoscimento del terzo livello retributivo ai lavoratori addetti alle pulizie degli ambienti industriali tuttora al 2°, per superare anche evidenti discriminazioni di livello tra lavoratori svolgenti le stesse mansioni;
- incremento dell'orario di lavoro - tenuto anche conto della costante richiesta di lavoro straordinario;
- problematiche legate alla sicurezza e indennità relative.

Questa è anche la risposta dei lavoratori ad una linea aziendale di discriminazioni, divisione tra i lavoratori, di decisioni unilaterali per esempio nel riconoscimento dei livelli.
Questo non può essere accettato, nel male e nel bene, perchè comunque subordina i lavoratori, individualmente alle decisioni dei padroni.
I lavoratori contano, è stato detto chiaro dallo Slai cobas in assemblea, se sono organizzati, se si muovono come classe, collettivamente.
Nell'assemblea la vicenda dell'Ina Global service è stata inserita nella più generale vicenda degli appalti alla “Leonardo”. In questi mesi la “Leonardo” sta procedendo ad un processo di internalizzazione, selezione che alla fine vede molti lavoratori messi fuori (vedi lavoratori della Tecnomessapia), con l'oggettiva complicità delle direzioni sindacali che in questo gruppo, almeno a livello nazionale spesso cogestiscono i piani aziendali.
Quindi, resta centrale in tutto l'appalto la difesa collettiva del posto di lavoro.
Lo Slai cobas sc è per un consorzio delle imprese dell'appalto Leonardo, che permetta ai lavoratori di ottenere uguali condizioni di lavoro, di salario e soprattutto di imporre alla Leonardo e alle ditte appaltatrici la difesa dei posti di lavoro (anche quando un singolo appalto termina) e salvaguardia e applicazione di diritti contrattuali uguali per tutti i lavoratori. Questa impostazione permetterebbe di muoversi secondo la logica “se toccano uno toccano tutti” per sviluppare solidarietà e unità tra i lavoratori che li renderebbe più forti e garantiti, non subordinati alle singole aziende.

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