lunedì 13 marzo 2017

Sui documenti di identità ai migranti di Paolo VI - alcune domande a Don Francesco Mitidieri

Il Consigliere Capriulo, che aveva incontrato i migranti nell'ultimo presidio in piazza Castello, contattato il dirigente del Comune, ha riferito che il Comune non ha problemi ad iscrivere i migranti all'anagrafe (d'altra parte è anche un dovere del Comune sapere chi sono i residenti da più di tre mesi a Taranto), ma pare che l'ostacolo sia la richiesta che deve fare il responsabile della associazione che ha in affido i migranti.

Perchè l'Associazione "Noi e Voi" fa questo ostacolo? Perchè se la legge sui migranti lo prevede?

Non va a Don Francesco Mitidieri che i "suoi" migranti reclamino autorganizzati con lo Slai cobas sc quelli che sono diritti previsti?
I migranti sono buoni finchè sono sotto la "cappella" di un'Associazione, mentre sono cattivi quando quando si muovono autonomamente?

IMIGRANTI SE NON AVRANNO RISPOSTE IL 16 MARZO TORNERANNO A MANIFESTARE AL COMUNE E ALLA PREFETTURA.

PS. Vogliamo fare gli auguri a Don Francesco per il buon andamento del ristorante dell'Ass. "Noi e Voi", in cui lavorano anche migranti, ma come mai ai migranti di Paolo VI viene fornito cibo scarso e non adeguato alle loro abitudini culinarie?

Nessun commento:

Posta un commento