sabato 20 maggio 2017

Ilva e Fim, Fiom, Uilm e anche Usb firmano i primi licenziamenti in Ilva!

Sotto la equivoca veste di "volontarietà" aprono la pericolosa strada dei licenziamenti di migliaia di operai, come vogliono i commissari e come vorranno i nuovi padroni - Gli operai non devono cadere in questo grave tranello.

E' stato già firmato un primo accordo tra azienda e sindacati (Fim, Fiom, Uil, e Usb) per avviare la procedura di licenziamento di 200 operai.
Si dice che riguarderà i lavoratori che accetteranno l'esodo incentivato (1700 euro lordi, al mese per 24 mesi). Ma in realtà, poi, questa "volontarietà" è comunque condizionata a criteri aziendali; nell'accordo si dice "compatibilmente con la valutazione aziendale in ordine all'esigenze tecnico-produttive". Per cui, a fronte di queste esigenze che prevedono tagli di posti di lavoro, facilmente la "volontarietà" diventa un obbligo deciso dall'azienda. 
I commissari, infatti, parlano che i 200 individuati sono risultati "esuberi" e sono "effetto della razionalizzazione dei processi industriali in atto dai quali consegue un recupero dell'efficienza e dell'innalzamento del livello tecnico-professionale degli addetti". Non solo, ma si dice chiaramente che questi licensiamenti sono "inevitabili", perchè queste "unità produttive non potrebbero trovare collocazione nell'ambito dell'organizzazione produttiva".

Quindi, Fim, Fiom, Uilm, Usb hanno accettato 200 licenziamenti, punto e basta!
E hanno aperto la strada ai licenziamenti di migliaia di operai, diretti e indiretti, che verranno buttati in mezzo alla strada, sempre con la giustificazione che "non possono trovare collocazione nell'ambito dell'organizzazione produttiva"...
Quindi, Fim, Fiom, Uilm, Usb stanno facendo quello che vogliono i padroni attuali e futuri, questa è la sola verità! Con l'Usb che ancora una volta, ma ora la situazione è molto più grave per le conseguenze, si comporta e firma come gli altri sindacati confederali.
Come abbiamo detto, in questo mesi i sindacati e la stessa Usb si sono attaccati, hanno denunciato, anche con "forti toni", la condizione ordinaria dei lavoratori, mentre si preparavano a gestire con l'azienda gli attacchi più grossi e strategici a questa condizione: licenziamenti di massa, peggioramenti contrattuali.

Gli operai non possono cadere in questo pericoloso tranello: accontentarsi dell'elemosina degli incentivi, per perdere definitivamente lavoro e salario. Gli operai devono opporsi a questo accordo. 

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