Come più volte ribadito nel passato, siamo convinti che non vi sarà alcuna problematica relativa all’Antitrust europeo qualora dovessimo acquistare il controllo di Ilva“. È quanto dichiara in una nota il gruppo ArcelorMittal in risposta alle perplessità manifestate oggi nel consiglio regionale della Puglia dal governatore Michele Emiliano sull’eventuale rispetto dei limiti di acquisizione di quote di produzione dell’acciaio da parte di una solo gruppo. ArcelorMittal è infatti in gara per l’acquisizione degli asset industriali del gruppo Ilva. “La cifra del 39% di quota di mercato di
ArcelorMittal in Europa – è scritto nella nota – non è corretta. Infatti, come da dati Eurofer, la quota di mercato di ArcelorMittal nei laminati a caldo è del 25% e di Ilva del 3%. Mentre quella relativa ai laminati a freddo è per ArcelorMittal del 25% e per Ilva del 6%. Come è evidente – conclude la nota – ambedue le quote sono ben lontane dal 39% menzionato non correttamente“.Una precisazione che il gruppo in realtà aveva già fatto tempo addietro. Ma ancora una volta il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha pensato bene di ergersi ad ‘esperto‘ di ambiti di cui conosce molto poco, non da oggi ma da sempre, sui quali continua imperterrito a fare demagogia pura. E null’altro.
Siamo in attesa, siamo fiduciosi. Credo che la nostra offerta sia importante e vorrei sottolineare che lo è non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista della solidità del piano industriale e per quello che concerne l’ambiente“. Lo ha affermato, sempre quest’oggi, il presidente e amministratore delegato del gruppo MarcegagliaAntonio Marcegaglia, rispondendo ad una domanda sullo slittamento a fine maggio del termine per la scelta della cordata che acquisirà il gruppo Ilva, rimarcando che l’offerta di ArcelorMittal-Marcegaglia è “qualitativa dal punto di vista economico, industriale e ambientale. Non mi ritrovo molto in questa distinzione un pò semplicistica, un pò forse strumentale che ArcelorMittal-Marcegaglia sono quelli che hanno offerto di più ma il piano industriale e ambientale dell’altra cordata sia migliore: noi questo non lo condividiamo“, ha detto Marcegaglia a margine di un convegno alla Luiss di Roma.