venerdì 3 novembre 2017

I porci in "giacca e cravatta"...

Il pm del tribunale di Taranto, Rosalba Lopalco, ha chiuso l’inchiesta su un presunto caso di mobbing nei confronti di una impiegata amministrativa dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto, notificando l’avviso di conclusione delle indagini ad otto persone. Si tratta del presidente dell’Ordine Cosimo Damiano Latorre, degli ex tesorieri succedutisi dal 2013 al 2016, Riccardo Scialpi e Maria Rosaria Chiechi, dell’attuale tesoriere Angela Cafaro, del segretario dell’Ordine Gregorio Pecoraro e delle impiegate Teresa Giusto e Lucia Arina. Tutti rispondono di concorso in maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Scialpi (ex tesoriere e consigliere dell’Ordine) è indagato anche per una ipotesi di violenza sessuale per aver palpeggiato il seno della dipendente che ha presentato una serie di denunce tramite l’avvocato Massimo Saracino.
Secondo l’accusa, gli indagati - nelle rispettive qualità - avrebbero sottoposto l’impiegata, ex referente del Collegio di disciplina territoriale e del Collegio dei Revisori dei conti, «a reiterati atti di violenza psicologica per la convergenza di motivi di natura personale e professionale». Atteggiamenti che avrebbero portato «in una situazione di isolamento e di emarginazione sul luogo di lavoro» la presunta vittima, costretta ad assentarsi dal lavoro per «malattia professionale» per un periodo di sei mesi. Nell’ambito di una separata indagine, all’esito di un’altra denuncia sporta dall’impiegata, i militari della Guardia di Finanza di Taranto nei giorni scorsi hanno acquisito documentazione presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili in esecuzione di un provvedimento a firma del pm Maurizio Carbone.

La donna ha denunciato di essere stata oggetto di numerosi episodi di maltrattamenti, vessazioni e anche di una violenza sessuale, che è contestata però solo ad uno degli otto indagati, ai quali il pm inquirente Rosalba Lopalco ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Gli episodi incriminati si riferiscono ad un periodo compreso fra il 2013 e l’estate del 2016.

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