martedì 9 gennaio 2018

La mailing "Noconfini" chiude, ma non chiudono affatto il lavoro in Puglia per le lotte dei migranti e i nostri rapporti con "Campagne in lotta"

DA CAMPAGNE IN LOTTA:
abbiamo deciso di chiudere la mailing list Noconfini, data la scarsa partecipazione e il mancato interesse mostrato dai più a questo percorso. Ci tenevamo però a sottolineare che siamo felici della vostra vicinanza e del tutto intenzionati a portare avanti con voi di Taranto e con le lotte da voi sostenute un percorso comune soprattutto sulla Puglia. Non credo ahinoi che riusciremo ad organizzare un'assemblea a Gennaio, anche se apprezziamo la proposta e la teniamo in serbo per il futuro; vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi nelle campagne foggiane, dove ci auguriamo inizi un nuovo anno di forti mobilitazioni.
Vi chiediamo anche, se vi fa piacere, di continuare a tenerci aggiornati sulla situazione delle lotte delle persone immigrate a Taranto, sugli ultimi sviluppi in seguito agli attacchi repressivi subiti.
Vi auguriamo un grande anno di lotte, speriamo fianco a fianco, e sempre più numerose

Un abbraccio
Campagne in Lotta
 
DA SLAI COBAS SC:
Come abbiamo anni fa iniziato con voi di Campagne in lotta così sicuramente continueremo a tenerci in contatto, e a realizzare un percorso comune, soprattutto in Puglia.
Anche a tutte voi un grande augurio di un nuovo anno di lotta - che i/le migranti e noi siamo sempre più una spina nel fianco del governo, dello Stato italiano.

Un saluto rosso
da Slai cobas per il sindacato di classe

RIPORTIAMO ALCUNE COMUNICAZIONI PRECEDENTI.
 
Da Campagne in lotta - Tempo fa, avevamo scritto per capire se e come proseguire il percorso di ’noconfini’, iniziato ormai più di un anno fa, e più in generale per farne un bilancio. Con dispiacere prendiamo atto della evidente non volontà di confronto, espressa indirettamente attraverso il silenzio, e crediamo quindi che questa esperienza si possa e si debba considerare conclusa.
Noi ovviamente, nonostante la repressione e il forte isolamento che stiamo subendo, continuiamo a sostenere le lotte di chi vive nei ghetti, in Puglia come in Calabria. Lotte che, come ci hanno raccontato più volte le stesse persone che lì sono costrette a vivere, ricalcano le quotidiane mobilitazioni che gli immigrati portano nelle strade, in ogni angolo di questo paese. 
Così come rimaniamo apert alla discussione per unire realmente le lotte - senza nessun riformismo, velato o meno - come abbiamo provato a fare all'interno del percorso "noconfini".

Da Slai cobas per il sindacato di classe - noi pensiamo che invece questa esperienza debba continuare e che, anche rispetto alla situazione in corso, è ancora più necessario delineare e rilanciare un fronte/area di lotta, autonomo da sindacati di base da IV sindacato, e da gruppi elettoralisti (lo slai cobas sc ha appoggiato e appoggerà anche nelle prossime elezioni politiche il boicottaggio elettorale, invitando tutte le realtà di lotta dei lavoratori, sociale a organizzarlo).
Pensiamo anche che dobbiamo ancora di più essere diversi anche nei nostri metodi di organizzazione, noi siamo perchè i migranti in lotta, le loro avanguardie possano essere effettivamente protagonisti in tutto, nelle lotte, come nelle assemblee, e che questo debba pesare anche nelle nostre decisioni di dove e come organizzare i momenti nazionali.
Proponiamo, quindi, che a gennaio 2018 facciamo un incontro pubblico nel foggiano, per fare un bilancio e ripartire.

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